VittorIA, influencer virtuale creata da Carlo Nardello e Giuseppe Marseglia
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha modificato profondamente diversi settori e, tra questi, anche l’editoria, il marketing e i media digitali. Tale sviluppo ha coinvolto anche la creazione di influencer virtuali come ad esempio Aitana Lopez, modella ‘di 25 anni’ creata dall’agenzia The Clueless utilizzando l’IA. Si tratta di una novità che sta contribuendo a ridefinire il modo in cui i brand si rapportano con il pubblico.
Questa rivoluzione digitale è stata raccontata anche da Carlo Nardello, Vice Presidente di Comtel ed esperto di marketing e strategie aziendali, e Giuseppe Marseglia, Consigliere Indipendente nel CdA con vasta esperienza in tecnologia e innovazione. Entrambi si sono resti protagonisti, in prima persona, della creazione di una modella virtuale, VittorIA, utilizzando un software di intelligenza artificiale.
Andando per ordine, l’influencer Aitana Lopez conta oggi oltre 120.000 followers su Instagram e continua a guadagnare terreno grazie a una grande capacità di catturare l’attenzione: una prova tangibile dei progressi dell’IA e di come questa riesca a creare figure virtuali che competono con quelle reali. Per molti brand, l’uso di influencer digitali rappresenta un modo per snellire le complessità logistiche, aumentando anche l’efficienza e il controllo nei processi di marketing.
La creazione di VittorIA da parte di Carlo Nardello e Giuseppe Marseglia è un’ulteriore prova di come l’IA possa aprire orizzonti in termini di creatività e di interazione con il pubblico. Generata completamente da un software, senza interventi umani sul suo aspetto fisico, VittorIA dimostra la straordinaria capacità di queste tecnologie di creare figure umane realistiche.
Tuttavia, specificano gli esperti, nonostante la novità e i progressi, l’uso dell’IA solleva questioni etiche legate all’autenticità, alla creatività e, non da ultimo, al ruolo dell’elemento umano. Pertanto, la domanda resta: quanto siamo disposti a spingerci verso un futuro digitale in cui la linea tra realtà e virtuale è sempre più sottile?